Portami con te. Antologia di poesia amorosa dalle Origini alla contemporaneità
- Autore/i.................: Cabani M. C. (cur.)
- Anno Edizione......: 2022
- EAN.........................: 9788893662833
- Editore....................: Le Lettere
- Collana...................: Pan
- Pagine.....................: 150
19,90 €
Tasse incluse
In una prosa intitolata Per collezionisti poveri, Walter Benjamin ha scritto che esistono libri che non occupano più di due centimetri nello scaffale di una libreria e, ciò nonostante, hanno saputo rappresentare il loro tempo meglio di monumentali "opere complete". È questo genere di "collezionismo povero" che a suo giudizio andrebbe promosso: la riscoperta di «libri invecchiati» «che attendono inermi il collezionista che dia loro asilo». In questo tipo di collezionismo, assunto come principio metodologico e teorico, si inserisce la produzione in versi e in prosa di Vittorio Calef. Dopo la laurea in Filosofia teoretica conseguita all'Università di Roma nell'anno accademico 1940-41 sotto la guida di Giovanni Gentile con una tesi, riprodotta in appendice al presente volume, su Aspetti della polemica esistenzialistica contro l'hegelismo (Kierkegaard, Heidegger, Jaspers), che entra nel vivo del dibattito sull'esistenzialismo allora nascente in Italia, Calef è stato assistente del filosofo, collaboratore all'Enciclopedia Italiana, alle edizioni delle opere di Leonardo da Vinci e di Giuseppe Pitrè, redattore del «Giornale critico della filosofia italiana»: tutto ciò nell'ombra, a causa della sua origine ebraica. Nel 1943 Vittorio, gravemente malato di cuore, è costretto a nascondersi nelle campagne di Senigallia, dove era nato nel 1919, e dove rimane fino alla fine della guerra. Tornato a Roma, si lascia alle spalle la filosofia e la poesia e si concede interamente alla politica e al giornalismo: collaboratore al Ministero degli Esteri di Carlo Sforza, fonda nel 1956 e dirige fino alla prematura morte, nel 1964, la rivista «Il punto». «Quotidiano che esce una volta la settimana», si legge con ironia nella presentazione: un organo politico in contatto con i più prestigiosi periodici internazionali e fautore della riunificazione dei socialismi e del dialogo tra sinistra e cattolici. Nel rifugio marchigiano Calef ha avuto il tempo e l'occasione drammatica di sistemare e scrivere alcune delle prose e poesie che qui si presentano e che aiutano a far luce su una produzione letteralmente sconosciuta del loro poco più che dimenticato autore. I "due centimetri" di Calef hanno avuto un titolo: L'acqua e le foglie, una raccolta poetica uscita nel 1947, pubblicata in 250 esemplari numerati, con disegni di Leonor Fini e Renato Guttuso. Si tratta di un'autentica meditazione poetica sulla ebraicità, «suggello della scabrosa, talvolta sgradevole imperfezione del nostro tempo». La maggior parte delle poesie qui ristampate sono tratte da questa raccolta, dove compaiono anche due prose "metafisiche", una delle quali, Il diluvio, è un intenso dialogo interiore con Gentile sul senso della storia.
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