Gli araldi di Salomone
- Autore/i.................: Pilieci Francesco
- Anno Edizione......: 2021
- EAN.........................: 9788894921977
- Editore....................: Apollo Edizioni
- Collana...................: FantasyBorn
- Pagine.....................: 148
10,00 €
Tasse incluse
Francesco ha un approccio narrativo singolare. Il continuo intreccio tra il surreale, le visioni oniriche a occhi aperti e la realtà, rendono la lettura dei suoi testi, inizialmente grottesca e a tratti eccentrica per poi accorgersi, man mano che ci si addentra nelle sue storie, che tutto ha un senso e nulla è lasciato al caso, neanche il titolo. Paolo, personaggio chiave del romanzo, alter ego del suo creatore potremmo dire, come il Re Salomone dotato di sapienza divina e capace di improvvise citazioni erudite di provenienza remota e senza conoscerne l'esatta motivazione, vive un andirivieni di passato e presente, rimpianti per aspettative di vita sfumate, fiducia che Cronos conceda la possibilità di cambiare le cose grazie al passato che torna presente fornendo speranza per il futuro... Ma è davvero così? Sono realmente gli Araldi di Salomone" a far compagnia a Paolo? Un filo di Arianna lega ricordi di giovinezza tessuti al telaio di Penelope, la nostalgia di un'età in cui la paura di osare fa ora a pugni col rimpianto di aver lasciato che fosse la vita a mescolare le carte e a giocare la partita. E nel gioco, si sa, c'è che vince e c'è chi perde... Ma qui, chi è il vincitore e chi il perdente? In mezzo a tutto questo vi è l'anima del nostro Paolo, perennemente tormentata, in continua oscillazione tra sentimenti contrastanti e rassegnati; rinchiusa tra recondite certezze e desiderio di novità; brama quel salto nel buio la cui anabasi verso la redenzione suscita timore nei confronti dell'ignoto. Ma il tempo scorre... panta rei... non torna indietro, non fa sconti a nessuno, i rimpianti servono solo a logorare ancora di più quei cuori afflitti da ciò che la mancata audacia ha impedito di fare. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte e al nostro Paolo non resta che un'inquietudine dettata dal dubbio: quanto di ciò che ha "vissuto" non è stato solo frutto di qualcos'altro? Forse è proprio questo il messaggio finale sul quale il nostro autore vuol farci riflettere ... Quanti vivono le incertezze, le paure, le controversie, le angosce del presente e la malinconia dell'infanzia? Chi non ha mai sognato a occhi aperti confondendo fantasia e realtà? In quanti si è realmente contenti del proprio vivere quotidiano? Mal comune mezzo gaudio!? Forse... Ma ciò nonostante, da un perpetuo dualismo sensazionale, emerge imponente il desiderio di riscatto personale per ritrovare quei valori storici, economici, sociali e culturali che sembrano, a volte, appartenere a generazioni ormai estinte. (Teresa Anania - Blogger de "Il Mondo Incantato dei Libri")
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