Arrigo. Un mercante nella Roma nel Trecento

Arrigo è un mercante del Trecento. Dopo aver girato in lungo e in largo l'Europa a comprare e rivendere libri, si trasferisce a Roma e apre un'officina libraria dove fa riprodurre testi di vari argomenti. Ai clienti dei suoi libri Arrigo fa dono di un cartiglio personalizzato. S'inventa caratteri nuovi, con cui imprime il suo marchio di fabbrica sui manoscritti da rivendere. Ma un giorno uno dei suoi inconfondibili cartigli, ritrovato in una casa in cui è stato commesso un crimine, finisce per metterlo nei guai. Questo saggio narrativo, costruito come un romanzo, segue le avventure di un moderno giramondo in un viaggio nel tempo il lettore viene portato a spasso nella Città Eterna del Trecento, coi suoi quartieri dai mille volti, la sua vita sociale e i suoi tanti pericoli. Massimo Arcangeli ci descrive così la Roma comunale (e papalina) fra lavoro e tempo libero, geografie urbane e assetti politici, vizi privati e pubbliche virtù, fenomeni migratori e questioni di genere. In questo teatro brulicante di vita si svolge la vita quotidiana di Arrigo e dei suoi familiari, che viene descritta tramite suggestivi scorci interni e riprese esterne, come i ritmi e le attività produttive dei vari rioni. Un vademecum fra storia sociale e linguistica in una godibilissima ricostruzione «dal basso».