Contra Dantem: tra antidantismo e indebite riappropriazioni
- Anno Edizione......: 2023
- EAN.........................: 9788869736360
- Editore....................: Salerno
- Collana...................: Pubblicazioni del Centro Pio Rajna
- Pagine.....................: 260
34,00 €
Tasse incluse
Il volume raccoglie un'ampia parte degli interventi presentati al Convegno internazionale Contra Dantem: tra antidantismo e indebite appropriazioni (svoltosi in modalità telematica il 16 e 17 novembre 2020), promosso dal gruppo di ricerca interdisciplinare « Coordinate Dantesche » e dal « Centro Pio Rajna », in collaborazione con la Casa di Dante in Roma. L'obiettivo del convegno, concepito come ideale completamento del percorso di studi e di ricerca avviato nel 2016 da parte del gruppo « Coordinate Dantesche » del Dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici dell'Università di Milano e del Département d'Italien dell'Université de Fribourg, è stato l'approfondimento della fortuna di Dante questa volta dal punto di vista dei suoi avversari, che hanno rappresentato non solo un'effimera pars destruens, ma si sono confrontati in maniera problematica con l'ingombrante eredità dantesca. I saggi qui riuniti, che abbracciano un arco di quasi sette secoli, sono suddivisi in tre sezioni: Il Medioevo, L'età moderna, L'età contemporanea, ognuna volta a evidenziare figure e movimenti che hanno proposto posizioni di contrasto o d'interlocuzione dialettica con Dante. Tra i molti casi evocati, basti ricordare l'antidantismo "militante" di Cecco d'Ascoli; la condanna della Commedia pronunciata da Ridolfo Castravilla, in polemica con Benedetto Varchi; la critica allo stile rozzo di Dante condotta da Paolo Beni a inizio Seicento; il giudizio negativo del Muratori a inizio Settecento, fino alle letture neoesoteriche e pseudoscientifiche fiorite all'inizio del nuovo millennio. La persistenza storica della dialettica tra le fasi di positiva accoglienza e quelle di crisi del messaggio letterario dantesco testimonia in ogni caso la forza del magistero del poeta, che fu non solo un intellettuale scomodo per i suoi contemporanei, ma anche un autore difficilmente eludibile, con cui confrontarsi era, ed è, inevitabile.
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