La più bella stagione
- Autore/i.................: Casamassa Agata
- Anno Edizione......: 2018
- EAN.........................: 9788859153511
- Editore....................: Aletti
- Collana...................: Gli emersi narrativa
- Pagine.....................: 196
14,00 €
Tasse incluse
La bottega, luogo d'incontro di un'intera comunità, è l'occhio, il buco della serratura attraverso cui la narratrice spia intrecci di vita del suo piccolo borgo. Miscuglio di ricordi, emozioni, sensazioni, vicende di vita vissuta, carpiti anche nei vicoli, tra le strade tortuose del suo paese fortorino, Foiano di Val Fortore. Scie di memoria, racconti di vita, che rispecchiano fedelmente il tessuto ambientale, sociale ed economico di Foiano e di altri paesi fortorini. I personaggi, che s'incontrano in ogni dove, incarnano con naturalezza il pensiero e il modo di essere degli uomini e donne di quell'epoca. L'intreccio delle storie narrate avvince per l'autenticità e l'intensità delle emozioni che trasbordano nell'agito quotidiano dei protagonisti. Sette anni di vita, dal 1959 al 1965. Un bagno di preziosi ricordi filtrati attraverso la lente d'ingrandimento della maturità e anche della fantasia. Contestualmente catapultano il lettore in un mondo genuino, prevalentemente povero, impastato di duro lavoro, di sacrifici, di diritti negati, di amori difficili, di fragilità, ma costellato di autentici valori. Fa da contrasto il mondo bambino di Rosa e delle sue amiche, in cui la spensieratezza, i semplici giochi, il cielo terso, l'acqua di fonte e i campi dorati raccontano un'infanzia gremita di affetti, di sguardi amici, di un mondo pulito, ancora incontaminato, in cui i bambini attingevano per alimentare i sogni della stagione più bella della loro vita, l'infanzia. Si ha la sensazione di essere lì, in prima fila, in quei vicoli intrecciati di miseria e dignità, di semplicità e rispetto. Ed è in quei vicoli che esplode la gioia di vivere di fanciulli che si nutrono di sole e di strada, di quel mondo bambino, cucito sulla pelle di Rosa, da cui fa fatica a staccarsi. Nella bottega, nei sentieri bardati di violette e di primule, nei campi dorati, nella natura immacolata, nelle viuzze, risuonano gli echi di un paese, si assapora l'essenza di un mondo scomparso, ma vivo nel ricordo della narratrice che l'ha respirato da bambina, e vuole condividerlo con le nuove generazioni che non lo conoscono, ma anche con chi ha radici profonde come lei nella sua terra.
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