Factory girl

Nonostante la sua aura leggendaria, la Factory non rappresentava la stessa terra di libertà ed emancipazione per tutti quelli che la frequentavano. Warhol la dominava, ne era il padre-padrone incontrastato. Le donne restavano ai margini: una a una, passarono dall'adorazione per il loro "creatore" alla consapevolezza di essere state sfruttate. È Ultra Violet, decenni dopo, ad andare in cerca delle sopravvissute. Il rimorso per la tragica fine di Edie Sedgwick la tormenta: a lei, bellissima e fragile, inseparabile doppio androgino di Warhol, non è rimasta altra scelta che togliersi la vita, nell'indifferenza totale di quelli che considerava la sua vera famiglia. Ultra Violet, voce narrante, prova a ricostruire quello che sembra la chiave del mistero: l'ultimo film di Edie intitolato "The life of Andy Warhol", con un set trasformato in un ring e il girato misteriosamente sparito dalla Factory. Cosa rivelava Edie di così compromettente da dover essere distrutto? Per capirlo occorre ricostruire le indagini di Ultra Violet, raccontando un'altra versione della Factory e della controcultura newyorkese: la versione di Edie e delle altre ragazze, bollate per decenni come pazze e assassine, la cui voce è stata cancellata. Con un lungo lavoro di documentazione, nato inizialmente da due interviste dell'autrice a John Giorno, ex compagno di Warhol, Nadia Busato ripercorre e ricostruisce l'atmosfera elettrica della Factory e le sue ombre.