Londra anni venti

È una notte d'inverno quando George, autista di TIR, si ritrova minacciato da una pistola nel porto di Belfast, dove aspetta l'ora della traversata per l'Inghilterra. Senza volerlo si trova invischiato nel rapimento di un funzionario della dogana da parte di un gruppo di terroristi irlandesi. Un destino che si ripete per lui, figlio di nordirlandesi. Ex tassista a Londra, George è un uomo amaro eppure integro, "un inglese con la schiena dritta", naturalmente conservatore, naturalmente pro Brexit. Niente di più diverso da Allegra, che dopo le scuole giuste è diventata giornalista arrembante del "Sunday Times" e di Brexit scrive sia correndo al seguito dei politici a favore che immergendosi tra il popolo, nei paesi della provincia dura. Entrambi sono arrabbiati, spinosi, carichi di nodi irrisolti. Il loro incontro sfocia in una relazione che si nutre di segretezza nei mesi chiusi della pandemia: un nido, un rifugio fuori da tutto in cui possono essere se stessi per qualche ora, qualche notte. Il ritratto secco e impietoso di una città, di un mondo, di due persone che per credere nel futuro devono fare i conti con il cambiamento radicale del loro paese.