Elementi di psicopedagogia
- Autore/i.................: Marsicano S. (cur.)
- Anno Edizione......: 1998
- EAN.........................: 9788846407863
- Editore....................: Franco Angeli
- Collana...................: Le professioni nel sociale
- Pagine.....................: 464
34,00 €
Tasse incluse
Il sistema di formazione postdiploma è stato da alcuni anni articolato secondo un doppio percorso interno ai tradizionali corsi di laurea, aprendo àmbiti formativi per l'abilitazione alle professioni che conferiscono in tre anni un Diploma Universitario (DU).Tra le discipline umanistiche, sono stati avviati DD.UU. per Assistenti sociali nei corsi di laurea in Servizio sociale, per Educatori professionali in Scienze dell'educazione, per Infermieri professionali presso Medicina e Chirurgia, ecc. Questi eventi hanno guidato il progetto di scrittura di questo libro, indirizzato a operatori psico-socio-sanitario-educativi, per fornire un ingresso nel mondo della relazione con l'altro. Il libro si divide in due parti: la prima segue l'asse del sapere psicologico, la seconda di quello pedagogico. Un'esposizione storico-epistemologica introduce ciascuna disciplina, per allievi che accedono a questi studi da formazioni superiori di vario ordine (ivi compresi quelli tecnico-scientifici). Quadri modellistici psicologici e pedagogici proseguono il libro, per consentire la visione d'insieme delle principali linee di pensiero che hanno contribuito a costruire queste discipline. Se educare, curare, governare sono tre compiti impossibili ma imprescindibili, la formazione delle figure professionali che sovraintendono ai ruoli psico-socio-sanitario-educativi può solo essere l'esito di un'approfondita riflessione strutturale del lavoro potenziale da svolgere, ove i contenuti possono fungere da temporaneo punto di riferimento, in perenne evoluzione. Formare alla sopportazione dell'impossibilità, senza perdere la speranza che possa esistere un orizzonte per avviarsi verso un progetto possibile, parrebbe uno dei compiti strutturali per cui questi operatori andrebbero costruiti, aiutandoli a sopportare gli abbagli delle illuminazioni eccessive e gli attraversamenti in condizione di buio di sapere. Da una oscillazione tra queste posizioni estreme può essere simbolicamente prodotta la condizione di penombra in cui ogni essere umano è comunque costretto a esistere, pur oscillando tra condizioni illusorie estreme d'evasione. Una linea di pensiero che può aiutare gli operatori psico-socio-sanitario-educativi nell'espletamento delle difficili mansioni, fornendo loro la possibilità di abitare professionalmente un reale. Riflessione che apra al lavoro d'accoglimento della domanda che il mondo pone, per contribuire alla produzione, prima di qualsiasi azione tecnica, della spinta speranzosa e fiduciosa dell'utente, che consente poi d'imboccare l'incerto cammino dell'esistenza.
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