Eso-exoteria. Scritti & disegni allegorici

"È un ballo tondo quello che mi accingo a eseguire attorno a me stesso. Un ballo derviscio, un ballo circolare, silenzioso,... che mi disorienta, mi sbilancia e mi pone, nel continuare a vedere l'immagine di me, davanti alla verità sulla mia impossibilità di conoscenza della Verità. La mia conoscenza offuscata dall'ignoranza, dal pregiudizio e dalla menzogna". "Io sono la porta: chi entra attraverso di me sarà salvo" (Gv. 10, 9). Così le parole di Gesù nel Vangelo di Giovanni... La simbologia generale dà alla Porta il significato di passaggio da uno stadio all'altro, una trasformazione "possibile" e per questo quindi anche un valore dinamico che conduce verso un livello di comprensione più elevato dell'Io e dell'Uomo. Tutte le trasformazioni dell'Essere avvengono attraverso un passaggio, un attraversamento, un "inizio" come accesso a una nuova condizione, l'abbandono dello stadio precedente... I grandi ritorni, le ciclicità, l'alternarsi delle stagioni, il giorno e la notte, il bene e il male altro non sono che delle manifestazioni di due potenti forze contrapposte, generate dal primordiale sdoppiamento dell'Uno sconosciuto. L'uomo è chiamato a dominare e governare queste forze... la verità può essere paragonata, quindi, ad un progresso dinamico dove la nostra mente si evolve fino ad un attimo prima della meta, per poi vedere questa nuovamente come uno stimolante punto di ripartenza e certamente non come un punto zero.