Stato di sorveglianza. La via cinese verso una nuova era del controllo sociale

La Cina sta operando il più grande esperimento sociale di massa che sia mai stato concepito. Lo fa coi mezzi più avanzati dell'intelligenza artificiale e della genetica. Lo sfruttamento dei dati personali di ogni singolo cittadino, condotto con metodi pervasivi e talvolta brutali, è al centro di questo saggio, unico e informato, e ci apre gli occhi su una realtà che noi forse intuiamo appena e che tendiamo ad attribuire solo alla narrazione distopica della letteratura o del cinema. Invece è reale, e sta accadendo ora. Attraverso un esteso sistema di sorveglianza la Cina sta di fatto costruendo un nuovo modello politico che influenza la volontà del popolo non attraverso le urne ma attraverso un sofisticato e onnipresente sfruttamento dei dati. Avviene sulla remota frontiera dell'Asia centrale, nello Xinjang, dove il movimento separatista uiguri si oppone al controllo del Partito; lì, i leader cinesi hanno costruito uno Stato di polizia distopico che tiene milioni di persone sotto lo sguardo costante delle forze di sicurezza. Avviene dall'altra parte del paese, nella città di Hangzhou, a sud di Shanghai, dove il governo sta tessendo un'utopia digitale, e i giganti della tecnologia aiutano a ottimizzare l'attrito della vita quotidiana.